Salutando i partecipanti al Concerto con i Poveri in Aula Paolo VI, Leone XIV esalta le melodie come un “dono divino accessibile a tutti”. Esse, afferma, non stordiscono, ma trasmettono emozioni “fino ai moti più profondi dell’animo”, elevandolo al di sopra “dei nostri guai”
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Salutando i partecipanti al Concerto con i Poveri in Aula Paolo VI, Leone XIV esalta le melodie come un “dono divino accessibile a tutti”. Esse, afferma, non stordiscono, ma trasmettono emozioni “fino ai moti più profondi dell’animo”, elevandolo al di sopra “dei nostri guai”
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